Illuminazione a Gas

The burner
The burner as illustrated in 1845 by Thomas Webster in the “Encyclopedia of Domestic Economy.”

 1810 a 1907  

 Come nota Moss, anche se la luce gas é stata introdotta nelle case nell’ Ottocento,  “the use of manufactured coal gas as an illuminant had been known in Europe since the 17th century” (99).  Infatti il primo successo nel processo di produzione ha portato la prima illuminazione stradale a gas a Londra nel 1810. Vediamo un esempio di questi lampioni in La Virtù di Checchina, a Roma quando Checchina vuole uscire di casa di notte (28).

Invece,  per quanto riguarda le case, è meno chiaro quale tipo di luce le proprietarie hanno scelto per il motivo della sovrapposizione di fonti in questo periodo. Per esempio Guido Gozzano,  nella sua poesia “L’amica di Nonna Speranza” di 1911 descrive una scena che è successa prima della sua nascita nel 1850 quando, la luce gas per lampadari, a differenza di lampade da tavolo, era possibile però, é anche possible che non ha usata gas ancora.  Nel ricordo di quel tempo lontano del salotto borghese del Nord Italia comprendiamo la loro vita dai tanti oggetti. Nella stanza c’è “il gran lampadario vetusto che pende a mezzo il salone e immilla nel quarzo le buone cose di pessimo gusto.”  Perciò la luce mette in evidenza con la sua qualità molto rifrangente dei quarzi gli oggetti nella stanza che vengono riprodotti tantissime volte in immagini, ugualmente a come dice Edith Wharton: questi oggetti sono riprodotti mille volte nella vita. Quindi come nota Giorgia Marangon nel Guido Gozzano: Dal Decadentismo al cammino moderno della Poesia Italiana, la luce è usata per mostrare l’ironia nei mobili e soprammobili com’è normale per i poeti Crepuscolari (101).

IMG_1673A differenza di Gozzano, Jolanda è più esplicita nella sua descrizione della casa di Maria Farigliano. In Le Tre Marie sappiamo che alla fine dell’Ottocento a Bologna i “Globi del gas erano accessi” vicino all’ entrata della casa (24).  Inoltre, nella stanza di Maria, “Alla luce diffusa e viva del gas, questo nido roseo, raccolto, fiorito, acquistava una singolare magia” (27).  La luce della casa aiuta anche a sottolineare la facile e sciupata vita di questa donna di vent’anni. Per esempio come loro, “Entrarono nella camera dove dormiva la fanciulla e dove la cameriera aveva preparato un abito e acceso il lume.”

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