L’Istituto Luce

La finalità dell’Istituto Luce:

“La diffusione della cultura popolare e della istruzione generale per mezzo delle visioni cinematografiche, messe in commercio alle minime condizioni di vendita possibile, e distribuite a scopo di beneficenza e propaganda nazionale e patriottica.

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Fondata nel 1924, L’Istituto Luce o L’Unione Cinematografica Educativa è la sola e unica società per azioni del grande governo fascista.

Inizialmente fondata dal giornalista Luciano De Feo, come impresa cinematografica privata, L’Istituto Luce è stato istituito e reso ancora più potente da io stesso, Benito Mussolini, nel 1925. L’Istituto Luce è la fonte la più importante della politica, società, cultura e educazione visuale d’Italia. Con la mia direzione, L’Istituto Luce ha prodotto infiniti documentari e video educativi per la pubblica e cultura italiana. Al giorno d’oggi, con l’aiuto dell’Istituto Luce, la cultura del fascismo e i successi del fascismo sono ancora alla disposizione del pubblico, alle nuove generazioni dell’Italia e al mondo intero. Grazie all’Istituto Luce, il mio governo ha avuto il piacere di presentare ai cittadini italiani i migliori film, documentari e notizie dirette del nostro grande paese. L’Istituto Luce ha aumentato e rinforzato la vera cultura italiana attraverso i documentari e i cinegiornali prodotti dai migliori registi dell’Italia. 

(Io, Benito Mussolini, preparando la prima pietra dell’edificio officiale dell’Istituto Luce nel 1937)

Attraverso la documentazione visuale della cultura, della politica e della società italiana, gli spettatori di oggi hanno accesso a una collezione intramontabile di film d’archivio. Se non fosse stato per la mia promozione dell’Istituto Luce, l’Italia a non avrebbe avuto accesso alla ricca storia della mia dittatura fascista.

Molti sostengono che questo istituto fosse una forma di propaganda, ma come può la realtà diventare propaganda? Dopotutto, l’Istituto ha catturato la vita quotidiana degli italiani, le loro passioni, i loro successi e la loro gloria. Non avevo niente da nascondere. Quindi, non temevo il potere del cinema e le nuove opportunità per catturare visivamente il mondo intorno a me. L’unica forma di propaganda presente è quella di buone intenzioni: di educare, di rafforzare e di migliorare l’attivismo del publico a favore del governo fascista. I cinegiornali documentati dal Istituto Luce sono solamente immagini della realta’ dello stato dell’Italia durante il mio governo. Momenti di pace e di guerra sono state riprese. Ovviamente, era necessario, per l’educazione del publico, riprendere eventi come: la costruzione dell’architettura fascista, eventi politici, celebrazioni publici del fascismo, e pure il lavoro che facevo come dittatore. Ho anche prodotto, per il bene della gente, cinegiornali che coprivano la mia vita privata e familiare. Ogni giorno, L’Istituto produceva almeno quattro cinegiornali. Dal 1931 al 1943 due serie di cinegiornali sono stati pubblicati. Queste serie contenevano più di 2,000 cinegiornali.

Sponsorizzati dall’Istituto Luce, innumerevoli documentari sono stati prodotti durante il mio governo. Alcuni esempi di questi documentari sono, Ali fasciste (1941), Città bianca (1942), I piccioni di Venezia (1942), La gondola (1942), Ritorno al Vittoriale (1942) e La scuola di cinema (1942)

Oltre a i documentari, tantissimi film di finzione, come Camicia Nera (1933) e Scipione l’Africano (1937), sono stati prodotti.

 

 

 

 

 

 

 

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Attraverso L’Istituto Luce, volevo mostrare la grande modernizzazione dell’Italia al mondo intero. Ancora al giorno d’oggi, il film e cinegiornali filmati sono usati per gli studi dell’historia d’Italia e del fascismo. Noi italiani, come una civiltà, abbiamo prosperato immensamente durante il mio governo e i film catturati ne sono la prova.

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(Un clip del documentario di Fernando Cerchio, Ali fasciste, 1941)

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(Cortometraggio di Francesco Pasinetti, I piccioni di Venezia, 1942)

 

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Image source: Archivio Istituto Luce, La Repubblica, Senato della Repubblica Archivio Luce)

 

 

 

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